Cappello o capello- l'accessorio causa calvizie

Cappello o Capello?

Usato adeguatamente il cappello può essere un importante accessorio estetico ed è anche l’asso nella manica di chi desidera nascondere i primi cenni di calvizie. Inoltre, alcune persone sostengono addirittura che il copricapo potrebbe essere all’origine della caduta dei capelli. Ma è una diceria o vi è un fondo di veritá? Lo scopriremo in questo articolo, che vuole comunque comunicare questo importante messaggio: meglio avere cura del capello prima di portare un cappello.

Breve indice di questo articolo


➨  Cappello causa di calvizie: è una diceria?
➨ Il cappello fa cadere i capelli?
➨ Stress meccanico
➨ Problemi di traspirazione
➨ Capello e cappello: quando usare e quando no
➨ Cappello: istruzioni per l’uso
➨ Cera e gel: come un cappello?
➨ Quando il gel va bene
➨ Quando il Gel va evitato
➨ In conclusione: capello o cappello?

Cappello causa di calvizie: è una diceria?

Questa diceria, secondo la quale il cappello fa cadere i capelli, va accolta con una giusta dose di scetticismo: è una tesi che non trova largo consenso dentro la comunità scientifica poiché é basata su una correlazione decisamente troppo estrema.

Tuttavia, questo nesso esiste e va riportato in nome di un’informazione corretta e completa; in certe condizioni il cappello può infatti causare un aggravamento della salute dei capelli.

In questo articolo esploreremo insieme il suo ruolo nel contesto della cura della chioma e della cute, approfondiremo quali sono le possibili argomentazioni a favore di questa diceria sui cappelli e scopriremo quali altri prodotti e quali indumenti sono più adatti per proteggere chiome fragili.

Il cappello fa cadere i capelli?

Detto brevemente: no. Il ruolo svolto dal cappello nello sviluppo di problemi legati alla calvizie è troppo marginale per essere considerato un fattore critico. Resta comunque vero che il copricapo possiede proprietà isolanti al pari degli altri indumenti.

Per questa ragione l’accessorio può avere un effetto sia benefico che nocivo: da un lato può infatti proteggere una cute sensibile dall’azione aggressiva dei raggi solari, del vento, della pioggia, dall’altro lato porta ad altri svantaggi.

I problemi principali sono quelli relativi allo “stress da tiro” o “stress meccanico” e quelli relativi alla “traspirazione della cute”.

Stress meccanico

Così com’è sbagliato giocherellare e tormentare i propri capelli con le mani, anche i cappelli applicano pressione e li piegano in posizioni scomode e poco salutari, spesso tirandoli e quindi applicando una moderata dose di stress sulla chioma che a lungo andare può intaccare la salute strutturale del capello.

Problemi di traspirazione

La pelle ha bisogno di respirare, questo processo serve a favorire una buona circolazione sanguinea e a espellere sostanze nocive; inoltre il nostro cuoio capelluto produce quantità di sebo che servono a proteggere i capelli e ad impermeabilizzarli.

Per questa ragione, un cappello spesso e pesante, può ostacolare questo processo: la pelle non è più in condizione di respirare adeguatamente e il sebo rischia di accumularsi in quantità eccessive contribuendo a causare il soffocamento della cute e dei bulbi.

Un discorso analogo può essere fatto per cappelli più leggeri qualora venissero indossati per troppe ore al giorno.

cappello o capello quando il copricapo é stretto

Capello e cappello: quando usare e quando no

Fatta la premessa, abbiamo detto che il ruolo del cappello non è così cruciale nella lotta alla calvizie.

Innanzitutto il copricapo è un accessorio che viene usato sporadicamente, soprattutto nei mesi invernali e inoltre i suoi effetti negativi non sono cosí incisivi da compromettere una chioma solida.

Nel contesto di una situazione non ottimale, però, ogni fattore negativo in più può accelerare il processo di caduta o rallentare quello di guarigione. Insomma, l’uso poco cauto del cappello può essere praticato solo da chi possiede una chioma folta e resistente.

Per chi invece mostrasse già accenni di alopecia o di problemi dermatologici, è bene iniziare a moderare l’uso del copricapo.

Cappello: istruzioni per l’uso

Ora che conosciamo l’origine e la tipologia di problemi legate al cappello, è bene premunirsi ricorrendo ad accessori più leggeri e larghi.

Il cappello da pescatore, adoperato canonicamente dopo il trapianto di capelli FUE, è un perfetto esempio di berretto adatto a cuti sensibili. Altri cappelli dovrebbero essere creati con materiali leggeri, come il cotone, capaci di applicare minor pressione e di facilitare la traspirazione.

In questo modo andiamo a limitare i possibili ostacoli alla circolazione e all’aerazione della cute.

Sarebbe meglio inoltre rimuovere il copricapo ogniqualvolta sia possibile cercando di lasciar riposare i capelli per dieci minuti per ogni ora di utilizzo del copricapo. Durante queste pause, consigliamo anche di riposizionare dolcemente i capelli schiacciati in modo da restituirgli una posa più naturale.

cappello o capello con il gel

Cera e gel: come un cappello?

I prodotti cosmetici definiti impropriamente “per la cura dei capelli” possono portare a conseguenze analoghe, se non peggiori, quando vengono adoperati scorrettamente.

Questi prodotti non sono di per sé nocivi, in quanto agiscono esternamente al capello, ma possono diventarlo qualora fossero presenti in quantità eccessive sul cuoio capelluto.

La maggior parte delle cere e dei gel, infatti, non sono idrosolubili e tendono a resistere ai lavaggi. Così facendo, similmente a un cappello, rischiano di soffocare la respirazione della cute, portando a fenomeni di irritazione, forfora e caduta.

Quando il gel va bene

Gel, cere ed altri prodotti fissanti possono essere fondamentali nella cura quotidiana del look. Per evitare inconvenienti sarebbe meglio innanzitutto adoperare prodotti di qualità che poi andranno applicati sui capelli umidi, non asciutti, per prevenire eccessiva secchezza.

I capelli medio – lunghi rendono più difficile la formazione di depositi di prodotto.

Il lavaggio è una fase cruciale.

Un lavaggio adeguato richiede pazienza: è consigliato usare acqua tiepida associata ad uno shampoo specifico per rimuovere i residui grassi. Spesso è meglio lavare i capelli due volte, ma bisogna stare attenti in questo caso a dosare lo shampoo in quanto anche questo prodotto indebolisce la cute e potrebbe causarne la secchezza.

Come sempre le migliori garanzie provengono dalle scelte professionali e dal loro utilizzo moderato: utilizzare saltuariamente i prodotti per capelli, dosandone attentamente la quantitá, può fare la differenza.

Quando il Gel va evitato

Nel caso di capelli corti e medio-corti sarebbe meglio adoperare sistemi alternativi per ottenere la piega desiderata: in questi casi è molto facile che parte della sostanza finisca ad ostruire i pori della pelle.

In presenza di elevati tassi di caduta, pruriti o altri fenomeni che possono lasciare intendere un peggioramento della salute dello scalpo, è meglio rinunciare interamente al loro utilizzo.

In conclusione: capello o cappello?

Ora sappiamo quanto e come le sostanze per la cura del capello e, per analogia, i cappelli, possono influire sulla salute dei nostri capelli.

Un resoconto agrodolce che, se da una parte promette miglioramenti tramite un utilizzo più dosato ed attento degli accessori e dei prodotti per la cura del look, dall’altra non può annunciare miracoli: quando la caduta dei capelli è cronica, l’unica vera soluzione risiede nella chirurgia, in un trapianto di capelli DHI, FUE o tecniche simili, ormai sviluppate ad altissimi livelli dalla ricerca scientifica e portati ad altissimi livelli.